(Amore)* 24 – Cicatrici d’amore.

In un caldo giorno d’estate nel sud della Florida, un bambino decise di andare a nuotare nella laguna dietro casa sua.

Uscì dalla porta posteriore correndo e si gettò in acqua nuotando felice. .

.

Sua madre lo guardava dalla casa attraverso la finestra e vide con orrore quello che stava succedendo.

Corse subito verso suo figlio gridando più forte che poteva.

Sentendola il bambino si allarmò e nuotò verso sua madre, ma era ormai troppo tardi.

La mamma afferrò il bambino per le braccia, proprio quando il caimano gli afferrava le gambe.

La donna tirava determinata, con tutta la forza del suo cuore.

Il coccodrillo era più forte, ma la mamma era molto più determinata e il suo amore non l’abbandonava.

Un uomo sentì le grida, si precipitò sul posto con una pistola e uccise il coccodrillo.

Il bimbo si salvò e, anche se le sue gambe erano ferite gravemente, poté di nuovo camminare.

Quando uscì dal trauma, un giornalista domandò al bambino se voleva mostrargli le cicatrici sulle sue gambe.

Il bimbo sollevò la coperta e gliele fece vedere.

Poi, con grande orgoglio si rimboccò le maniche e disse:

“Ma quelle che deve vedere sono queste!”. 

.

.

Erano i segni delle unghie di sua madre che l’avevano stretto con forza.

“Le ho perché la mamma non mi ha lasciato e mi ha salvato la vita”.

Anche noi abbiamo cicatrici di un passato doloroso.

Alcune sono causate dai nostri peccati, ma alcune sono le impronte di Dio quando ci ha sostenuto con forza per non farci cadere fra gli artigli del male.

Ricorda che se qualche volta la tua anima ha sofferto… è perché Dio ti ha afferrato troppo forte affinché non cadessi!

.

Lodi – Ora media, terza, sesta e nona – Vespri – Compieta – Liturgie – Preghiere del mattino e della sera –  Santo rosario audio – Litanie – Coroncine – Preghiere varie – Meditazione – Una parola di Dio al momento necessario – Altro …

.

Il Signore parla al cuore di ciascuno di noi, ascoltarlo significa valutare bene le situazioni in cui ci troviamo e, se lo desideriamo, viverle nella sua volontà, non dimentichiamo ciò che ci disse nel Vangelo di Giovanni…

.

Dal Vangelo di Giovanni 15,5:

Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla

.

.

… e non dimentichiamo nemmeno di chiedere il suo aiuto, sempre se lo desideriamo.

.

(Le foto eventuali, dei personaggi, sono state prese su Google / Immagini, per cui, anche se le loro azioni sono in sintonia con l’argomento trattato, non necessariamente debbono corrispondere ai personaggi stessi di questo articolo).

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.