Ecco l’altro punto di fondamentale importanza, per il sigillo della consacrazione dell’amore degli sposi, che hanno chiesto e si sono impegnati a fare: la richiesta di pregare con loro perché la loro famiglia diffonda nel mondo luce, pace e gioia.
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Bisogna chiedersi se è stato fatto questo, se gli sposi in primis hanno pregato e se nella preghiera hanno chiesto l’aiuto di Dio per il sostegno del loro matrimonio, farlo significa metterne Dio al centro, se è al centro vuol dire che qualsiasi azione venga fatta dai coniugi passa necessariamente attraverso di Lui.
Cioè?
Signore aiutami affinché possa amare mia moglie o mio marito di un amore vero e non egoistico.
Aiutami affinché possa avere dei buoni rapporti intimi e solo nell’ambito del matrimonio.
Aiutami affinché possa esser un buon marito o una buona moglie nella normale vita quotidiana.
Aiutami affinché possa essere un buon padre o una buona madre. Etc …etc …
In pratica: coniuge-Dio- altro coniuge e non coniuge- coniuge- Dio.
In questo modo passando attraverso Dio ci si rifornisce dell’amore necessario da dare all’altro coniuge.
Le azioni non diventano più frutto delle capacità dei coniugi stessi, ma dell’amore di Dio che li guida nell’espletarle e lo fa se glie lo chiedono con la preghiera e con umiltà.
In questo modo sperimentano il suo amore, perché viene comunicato loro rendendoli partecipi e sperimentano la sua guida.
Non è mai stato fatto?
Nessun problema, si può sempre cominciare, anche da oggi stesso.
Il Signore è in attesa di questo già da molto tempo.
E noi abbiamo conosciuto e creduto l’amore che Dio ha in noi.
Dio è amore; chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui.
Nell’amore non c’è timore, al contrario l’amore perfetto scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell’amore.
Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo.
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