Il Signore Dio chiamò l’uomo e gli disse: «Dove sei?».
[Quando siamo nel peccato e lontano dal Signore, Egli ci cerca]
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Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto».
[ Il peccato ci rende vulnerabili, ci nascondiamo nel buio, abbiamo paura di venire alla luce ]
Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?».
[ Ecco il risultato per aver voluto conoscere il bene e il male e stabilire cosa fare con le nostre forze, per noi e per gli altri, un giorno dobbiamo renderne conto ].
Rispose l’uomo: «La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato».
[ Dopo il peccato, cioè aver disubbidito ai comandi del Signore, Adamo si sarebbe dovuto pentire e chiedergli perdono, invece lo rimprovera implicitamente ( la donna che tu mi hai posto accanto … ), per cui la colpa sarebbe stata del Signore per avergli posta quella donna accanto. Lui quindi non ha colpa di quello che è successo. Come succede molte volte a chi è lontano dal Signore, dopo aver peccato, o commesso atti non moralmente buoni, cerca le attenuanti affinché si possa dire che lui non c’entra nulla, al posto di chiedere perdono al Signore e a chi ha offeso, o arrecato danno e riparare del male commesso ].
Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».
[ Si discolpa come Adamo e incolpa il serpente ( che poi è Satana ), quindi anche lei non c’entrerebbe nulla.]
In base a questi eventi, per la mente umana lontana dal Signore, chi avrebbe peccato o fatte cose non giuste?
Il Signore e quando, la mente, non gli si riesce a imputare colpe, gli altri, Adamo ed Eva, quindi, dovrebbero essere assolti.
Ai nostri giorni, spesse volte succede la stessa cosa, chi è che sbaglia, pecca e commette tutto ciò che è contrario alla morale?
Appunto, spesse volte sono gli altri, noi mai!
Che ne dite?
Collimano con le risposte date da Adamo ed Eva a Dio?
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