Un contadino e il suo bambino erano in cammino verso un paese vicino, per la fiera annuale.
La strada passava sopra un ponticello di pietra sgretolato e traballante per il fiume in piena.
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Il bambino si spaventò.
“Papà, pensi che il ponte reggerà?”,
domandò.
Il padre rispose:
“Ti terrò per mano, figlio mio!”.
E il bambino mise la sua mano in quella del padre.
Con molta cautela attraversò il ponte a fianco di suo padre e giunsero a destinazione.
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Ritornarono che calava la sera.
Mentre camminavano, il piccolo chiese:
“E il fiume, papà?
Come faremo ad attraversare quel ponte pericolante? Ho paura!”.
L’uomo forte e robusto prese in braccio il piccolino e gli disse:
“Resta qui fra le mie braccia e sarai al sicuro!”.
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Mentre il contadino avanzava con il suo prezioso fardello, il bambino si addormentò profondamente.
Il mattino seguente il piccolo si svegliò e si ritrovò sano e salvo nel suo lettino.
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La luce del sole filtrava attraverso la finestra.
Non si era neppure accorto di essere stato trasportato al di là del ponte, sopra il torrente impetuoso.
Questa è la morte, il cuore cessa di battere.
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Pensate… di approdare sulla riva e scoprire che siete in Paradiso;
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di afferrare una mano e scoprire che è la mano di Dio;
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di respirare un’aria nuova e scoprire che è quella del cielo;
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di sentirvi rinvigoriti e scoprire che è l’immortalità;
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di passare dalla burrasca tempestosa a una calma sconosciuta;
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di svegliarvi e scoprire, dopo il cammino della vita, che siete arrivati a Casa!
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