(Brevi storie costruttive) 17 – Un contadino e il suo bambino

Un contadino e il suo bambino erano in cammino verso un paese vicino, per la fiera annuale. 

La strada passava sopra un ponticello di pietra sgretolato e traballante per il fiume in piena.

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Il bambino si spaventò.

“Papà, pensi che il ponte reggerà?”,

domandò.

Il padre rispose:

“Ti terrò per mano, figlio mio!”.

E il bambino mise la sua mano in quella del padre.

Con molta cautela attraversò il ponte a fianco di suo padre e giunsero a destinazione.

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Ritornarono che calava la sera.

Mentre camminavano, il piccolo chiese:

“E il fiume, papà?

Come faremo ad attraversare quel ponte pericolante? Ho paura!”.

L’uomo forte e robusto prese in braccio il piccolino e gli disse:

“Resta qui fra le mie braccia e sarai al sicuro!”.

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Mentre il contadino avanzava con il suo prezioso fardello, il bambino si addormentò profondamente.

Il mattino seguente il piccolo si svegliò e si ritrovò sano e salvo nel suo lettino.

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La luce del sole filtrava attraverso la finestra.

Non si era neppure accorto di essere stato trasportato al di là del ponte, sopra il torrente impetuoso.

Questa è la morte, il cuore cessa di battere.

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Pensate… di approdare sulla riva e scoprire che siete in Paradiso;

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di afferrare una mano e scoprire che è la mano di Dio;

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di respirare un’aria nuova e scoprire che è quella del cielo;

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di sentirvi rinvigoriti e scoprire che è l’immortalità;

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di passare dalla burrasca tempestosa a una calma sconosciuta;

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di svegliarvi e scoprire, dopo il cammino della vita, che siete arrivati a Casa!

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Lodi – Ora media, terza, sesta e nona – Vespri – Compieta – Liturgie – Preghiere del mattino e della sera –  Santo rosario audio – Litanie – Coroncine – Preghiere varie – Meditazione – Una parola di Dio al momento necessario – Altro …

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Il Signore parla al cuore di ciascuno di noi, ascoltarlo significa valutare bene le situazioni in cui ci troviamo e, se lo desideriamo, viverle nella sua volontà, non dimentichiamo ciò che ci disse nel Vangelo di Giovanni…

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Dal Vangelo di Giovanni 15,5:

Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla

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… e non dimentichiamo nemmeno di chiedere il suo aiuto, sempre se lo desideriamo.

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(Le foto eventuali, dei personaggi, sono state prese su Google / Immagini, per cui, anche se le loro azioni sono in sintonia con l’argomento trattato, non necessariamente debbono corrispondere ai personaggi stessi di questo articolo).

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