(Amore)* 67 – Ama e avrai il regno: ama e possederai.

Fratelli carissimi, Dio proclama che ha messo in vendita il regno dei cieli; e questo regno è così eccelso che la sua beatitudine e gloria.

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«occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo» (1 Cor 2,9).

Ma affinché tu possa pensarlo in qualche maniera, sappi che chiunque meriterà di regnare lassù, troverà in cielo e in terra tutto ciò che vorrà; quello invece che non vorrà, non lo troverà né in cielo né in terra.

Sarà infatti così grande l’amore fra Dio e quelli che vi si troveranno, e l’unione vicendevole, che tutti si ameranno l’un l’altro come se stessi; e tutti però ameranno Dio più di se stessi.

Perciò in cielo nessuno vorrà se non ciò che Dio vuole e quello che uno vorrà lo vorranno tutti; e ciò che vorrà uno o tutti insieme, lo vorrà Dio.

Perciò chiunque avrà un desiderio lo vedrà realizzato, sia riguardo a se stesso che a tutti gli altri e a ogni creatura, come pure riguardo a Dio.

E così i singoli saranno dei perfetti sovrani perché tutto ciò che essi vorranno si effettuerà; e tutti insieme con Dio saranno un solo re e come un sol uomo, perché tutti vorranno una cosa sola e ciò che vorranno si realizzerà.

Dal cielo Dio proclama che tutto ciò è in vendita.

Se uno domanda a quale prezzo, gli vien risposto: non ha bisogno di un compenso terreno chi vuol dare il regno del cielo, né alcuno può dare a Dio ciò che non possiede, perché tutto ciò che esiste appartiene a lui.

D’altra parte Dio non dà del tutto gratuitamente una cosa di tanto valore, perché non la dà a chi non ama. Nessuno infatti dà ciò che ha di più caro a chi non l’ama.

Dio quindi non ha bisogno di qualcosa di tuo, né deve dare una cosa tanto grande a chi non si cura di amarla: non cerca che l’amore, senza il quale non è tenuto a dare nulla.

Dagli dunque l’amore e otterrai il regno: ama ed avrai.

Infine, poiché regnare in cielo non è altro che essere una cosa sola con Dio e con tutti i santi, gli angeli e gli uomini, uniti in una sola volontà mediante l’amore tanto da esercitare tutti insieme un solo potere:

ama Dio più di te stesso e già comincerai ad avere su questa terra quanto vuoi avere perfettamente in cielo.

Sii di un solo volere con Dio e con gli uomini, con quelli solo però che non sono in disaccordo con Dio, e comincerai così a regnare con Dio e con tutti i giusti.

Nella misura in cui ora ti conformi alla volontà di Dio e degli uomini, Dio con tutti i santi si conformerà alla tua volontà.

Se dunque vuoi essere un sovrano in cielo, ama Dio e gli uomini come devi e meriterai di essere ciò che desideri.

Ma non potrai avere questo amore perfetto, se non avrai svuotato il tuo cuore da ogni altro amore.

Perciò quelli che hanno il cuore pieno d’amore di Dio e del prossimo, nient’altro vogliono se non ciò che vuole Dio, o qualunque altra cosa purché non sia contro Dio.

Per questo si applicano assiduamente nella preghiera e in colloqui e meditazioni sulle realtà celesti, perché è dolce per essi desiderare Dio, parlarne e sentirne parlare, e pensare a lui che tanto amano; perciò godono con chi gode, piangono con chi piange, hanno compassione dei miseri e soccorrono i poveri: così amano gli altri come se stessi.

Disprezzano le ricchezze, i primi posti, i piaceri, e non amano essere lodati e onorati, perché chi ama queste cose, spesso manca contro Dio e contro il prossimo.

«Da questi due comandamenti dipende tutta la legge e i Profeti» (Mt 22,40).

Chi dunque vuole avere quell’amore perfetto con cui si acquista il regno dei cieli, ami il disprezzo, la povertà, la fatica e la sottomissione, come fanno gli uomini santi.

Dalle «Lettere» di sant’Anselmo, vescovo.

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Lodi – Ora media, terza, sesta e nona – Vespri – Compieta – Liturgie – Preghiere del mattino e della sera –  Santo rosario audio – Litanie – Coroncine – Preghiere varie – Meditazione – Una parola di Dio al momento necessario – Altro …

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Il Signore parla al cuore di ciascuno di noi, ascoltarlo significa valutare bene le situazioni in cui ci troviamo e, se lo desideriamo, viverle nella sua volontà, non dimentichiamo ciò che ci disse nel Vangelo di Giovanni…

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Dal Vangelo di Giovanni 15,5:

Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla

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… e non dimentichiamo nemmeno di chiedere il suo aiuto, sempre se lo desideriamo.

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(Le foto eventuali, dei personaggi, sono state prese su Google / Immagini, per cui, anche se le loro azioni sono in sintonia con l’argomento trattato, non necessariamente debbono corrispondere ai personaggi stessi di questo articolo).

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