(Brevi storie costruttive) 01 – Il carcerato e la formica.

Un uomo fu condannato a 20 anni di carcere. Il suo problema era ovviamente ammazzare il tempo. 

Dopo alcuni mesi scoprì che alcune formiche risiedevano stabilmente
sotto l’intonaco scheggiato della sua cella. 

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Una di quelle formiche sembrava particolarmente dotata e il detenuto decise di ammaestrarla.Risultati immagini per formiche

Ci volle un sacco di pazienza, ma dopo cinque anni la formica ubbidiva agli ordini, ballava su un capello ben teso e faceva il doppio salto mortale.

Altri cinque anni dopo, la meravigliosa (e longeva) formichina sapeva cantare tutte le canzoni di Sanremo.

Allenata, in “palestra”, riusciva a sollevare anche pesi impossibili.

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Cinque anni dopo la formica parlava correttamente quattro lingue.

Stava per imparare la quinta quando l’uomo venne scarcerato. 

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Si mise in tasca la preziosa formica nella speranza che gli servisse a guadagnare un mucchio di soldi esibendosi alla televisione.

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Uscito di prigione, andò diritto in un bar e, dopo aver bevuto, non resistette alla tentazione di sfoggiare la bravura della sua formica.

La posò sul bancone e chiamò il barista.

“Guardi questa formica!”.

Il barista, senza perdere un attimo di tempo, schiacciò la formica dicendo:

“La prego di scusarci, signore!”

Tanti genitori, educatori ed insegnanti dedicano anni di fatica e di passione per educare i loro ragazzi.

Ma spesso basta un attimo e il risultato di tanti sforzi va in rovina.

Attenzione, vigiliamo, perché c’è sempre un malaugurato “barista” dietro l’angolo.

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Lodi – Ora media, terza, sesta e nona – Vespri – Compieta – Liturgie – Preghiere del mattino e della sera –  Santo rosario audio – Litanie – Coroncine – Preghiere varie – Meditazione – Una parola di Dio al momento necessario – Altro …

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Il Signore parla al cuore di ciascuno di noi, ascoltarlo significa valutare bene le situazioni in cui ci troviamo e, se lo desideriamo, viverle nella sua volontà, non dimentichiamo ciò che ci disse nel Vangelo di Giovanni…

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Dal Vangelo di Giovanni 15,5:

Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla

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… e non dimentichiamo nemmeno di chiedere il suo aiuto, sempre se lo desideriamo.

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(Le foto eventuali, dei personaggi, sono state prese su Google / Immagini, per cui, anche se le loro azioni sono in sintonia con l’argomento trattato, non necessariamente debbono corrispondere ai personaggi stessi di questo articolo).

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