(Brevi storie costruttive)* 15 – Il passerotto

C’era una volta un passerotto beige e marrone

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che viveva la sua esistenza come una successione di ansie e di punti interrogativi.

Era ancora nell’uovo e si tormentava:

“Riuscirò mai a rompere questo guscio così duro?

Non cascherò dal nido?

I miei genitori provvederanno a nutrirmi?”.

Fugò questi timori, ma altri lo assalirono, mentre tremante sul ramo doveva spiccare il primo volo:

“Le mie ali mi reggeranno?

Mi spiaccicherò al suolo…

Chi mi riporterà quassù?”.

Naturalmente imparò a volare, ma cominciò a pigolare:

“Troverò una compagna?

Potrò costruire un nido?”.

Anche questo accadde, ma il passerotto si angosciava:

“Le uova saranno protette?

Potrebbe cadere un fulmine sull’albero e incenerire tutta la mia famiglia…

E se verrà il falco e divorerà i miei piccoli?

Riuscirò a nutrirli ?”.

Quando i piccoli si dimostrarono belli, sani e vispi e cominciarono a svolazzare qua e là, il passerotto si lagnava:

“Troveranno cibo a sufficienza?

Sfuggiranno al gatto e agli altri predatori ?”

Poi, un giorno, sotto l’albero si fermò il Maestro.

Additò il passerotto ai discepoli e disse:

” Guardate gli uccelli del cielo, essi non seminano, non mietono e non mettono il raccolto nei granai … eppure il Padre vostro che è nei cieli li nutre!” 

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Il passerotto beige e marrone improvvisamente si accorse che aveva avuto tutto …  e non se n’era mai accorto!

“Non cercate perciò che cosa mangerete e berrete, e non state con l’animo in ansia: di tutte queste cose si preoccupa la gente del mondo; ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno. 

Cercate piuttosto il regno di Dio, e queste cose vi saranno date in aggiunta.” (Vangelo di Luca 12, 29-30)

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Lodi – Ora media, terza, sesta e nona – Vespri – Compieta – Liturgie – Preghiere del mattino e della sera –  Santo rosario audio – Litanie – Coroncine – Preghiere varie – Meditazione – Una parola di Dio al momento necessario – Altro …

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Il Signore parla al cuore di ciascuno di noi, ascoltarlo significa valutare bene le situazioni in cui ci troviamo e, se lo desideriamo, viverle nella sua volontà, non dimentichiamo ciò che ci disse nel Vangelo di Giovanni…

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Dal Vangelo di Giovanni 15,5:

Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla

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… e non dimentichiamo nemmeno di chiedere il suo aiuto, sempre se lo desideriamo.

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(Le foto eventuali, dei personaggi, sono state prese su Google / Immagini, per cui, anche se le loro azioni sono in sintonia con l’argomento trattato, non necessariamente debbono corrispondere ai personaggi stessi di questo articolo).

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