(Brevi storie costruttive)* 20 – La corda

In un paesino di montagna c’è un’usanza molto bella.

Ogni primavera si svolge una gara tra tutti gli abitanti.

Ciascuno cerca di trovare il primo fiore della primavera.

Chi trova il primo fiore sarà il vincitore e avrà fortuna per tutto l’anno.

A questa gara partecipano tutti, giovani e vecchi.

Quest’anno, quando la neve iniziava a sciogliersi e larghi squarci di terra umida rimanevano liberi, tutti gli abitanti di quel paesino partirono alla ricerca del primo fiore.

Per ore e ore iniziarono a cercare alle pendici del monte, ma non trovarono alcun fiore.
Stavano già ritornando verso casa quando il grido di un bambino attirò l’attenzione di tutti.

“È qui! L’ho trovato!”.

Tutti accorsero per vedere.

Quel bambino aveva trovato il primo fiore, sbocciato in mezzo alle rocce, qualche metro sotto il ciglio di un terribile dirupo.

Il bambino indicava col braccio teso giù in basso, ma non poteva raggiungerlo perché aveva paura di precipitare nel terribile burrone.

Il bambino però desiderava quel fiore anche perché voleva vincere la gara.

Cinque uomini forti portarono una corda.

Intendevano legare il bambino e calarlo fino al fiore.

Il bambino però aveva paura.

Aveva paura che la corda si rompesse e di cadere nel burrone.

“No, no”,

diceva piangendo,

“ho paura”.

Gli fecero vedere una corda più forte e quindici uomini che l’avrebbero tenuta.

Tutti lo incoraggiavano.

Ad un tratto il bambino cessò di piangere.

Tutti fecero silenzio per sentire che cosa avrebbe fatto il bambino.

“Va bene”, disse il bambino, “andrò giù solo se il mio papà terrà la corda!”.

Se Dio tiene “la corda” della tua vita, non c’è motivo di avere paura …, fidati e affidati a Lui, come un bambino si affida alla madre.

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Lodi – Ora media, terza, sesta e nona – Vespri – Compieta – Liturgie – Preghiere del mattino e della sera –  Santo rosario audio – Litanie – Coroncine – Preghiere varie – Meditazione – Una parola di Dio al momento necessario – Altro …

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Il Signore parla al cuore di ciascuno di noi, ascoltarlo significa valutare bene le situazioni in cui ci troviamo e, se lo desideriamo, viverle nella sua volontà, non dimentichiamo ciò che ci disse nel Vangelo di Giovanni…

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Dal Vangelo di Giovanni 15,5:

Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla

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… e non dimentichiamo nemmeno di chiedere il suo aiuto, sempre se lo desideriamo.

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(Le foto eventuali, dei personaggi, sono state prese su Google / Immagini, per cui, anche se le loro azioni sono in sintonia con l’argomento trattato, non necessariamente debbono corrispondere ai personaggi stessi di questo articolo).

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