(Brevi storie costruttive)* 26 – L’asino – Il saggio.

C’erano una volta un uomo anziano e un vecchio asino.

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L’asino:

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Un giorno, l’asino cadde in un pozzo ormai esaurito, ma profondo.

Il povero animale ragliò tutto il giorno e l’uomo cercò di pensare a come tirarlo fuori dal pozzo.

Alla fine, però, pensò che l’asino era molto vecchio, debole, senza contare che da tempo aveva deciso di riempire di terra il pozzo che era ormai prosciugato.

Decise di seppellire là il vecchio asino.

Chiese a diversi vicini di aiutarlo; tutti presero una pala e cominciarono a gettare terra nel pozzo.

L’asino si mise a ragliare con tutta la forza che aveva.

Dopo un po’, però, tra lo stupore generale, dal pozzo non venne più alcun suono.

Il padrone dell’asino guardò nel pozzo, credendo che l’asino fosse morto, ma vide uno spettacolo incredibile: tutte le volte in cui veniva gettata una palata di terra nel pozzo,

l’asino la schiacciava con gli zoccoli.

Il suo padrone e i vicini continuarono a gettare terra nel pozzo

e l’asino continuò a schiacciarla, formando un mucchio sempre più alto, finché riuscì a saltare fuori.

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e il saggio:

Una scimmia da un albero gettò una noce di cocco in testa ad un saggio.

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L’uomo la raccolse, ne bevve il latte, mangiò la polpa e con il guscio si fece una ciotola.

La vita non smetterà mai di gettarci addosso palate di terra o noci di cocco,

ma noi riusciremo a uscire dal pozzo, se ogni volta reagiremo.

Ogni problema ci offre l’opportunità di compiere un passo avanti.

Ogni problema ha una soluzione, se non ci diamo per vinti…

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Lodi – Ora media, terza, sesta e nona – Vespri – Compieta – Liturgie – Preghiere del mattino e della sera –  Santo rosario audio – Litanie – Coroncine – Preghiere varie – Meditazione – Una parola di Dio al momento necessario – Altro …

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Il Signore parla al cuore di ciascuno di noi, ascoltarlo significa valutare bene le situazioni in cui ci troviamo e, se lo desideriamo, viverle nella sua volontà, non dimentichiamo ciò che ci disse nel Vangelo di Giovanni…

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Dal Vangelo di Giovanni 15,5:

Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla

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… e non dimentichiamo nemmeno di chiedere il suo aiuto, sempre se lo desideriamo.

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(Le foto eventuali, dei personaggi, sono state prese su Google / Immagini, per cui, anche se le loro azioni sono in sintonia con l’argomento trattato, non necessariamente debbono corrispondere ai personaggi stessi di questo articolo).

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