Sempre Papa Francesco sul matrimonio …
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Tutto scusa.
Questo, ha spiegato il papa, “implica limitare il giudizio, contenere l’inclinazione a lanciare una condanna dura e implacabile.
‘Non condannate e non sarete condannati’ (Lc 6,37)”.
“Gli sposi che si amano e si appartengono, parlano bene l’uno dell’altro, cercano di mostrare il lato buono del coniuge al di là delle sue debolezze e dei suoi errori.
In ogni caso, mantengono il silenzio per non danneggiarne l’immagine.
Però non è soltanto un gesto esterno, ma deriva da un atteggiamento interiore”.
Ha fiducia.
“Non si tratta soltanto di non sospettare che l’altro stia mentendo o ingannando”,
ha spiegato il papa.
“Non c’è bisogno di controllare l’altro, di seguire minuziosamente i suoi passi, per evitare che sfugga dalle nostre braccia.
L’amore ha fiducia, lascia in libertà, rinuncia a controllare tutto, a possedere, a dominare”.
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Spera.
Questa parola, ha indicato il papa, “indica la speranza di chi sa che l’altro può cambiare”.
“Non vuol dire che tutto cambierà in questa vita.
Implica accettare che certe cose non accadano come uno le desidera, ma che forse Dio scriva diritto sulle righe storte di quella persona e tragga qualche bene dai mali che essa non riesce a superare in questa terra”.
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Tutto sopporta.
Il papa ha segnalato che questo “non consiste soltanto nel tollerare alcune cose moleste, ma in qualcosa di più ampio: una resistenza dinamica e costante, capace di superare qualsiasi sfida”.
“L’amore non si lascia dominare dal rancore, dal disprezzo verso le persone, dal desiderio di ferire o di far pagare qualcosa.
L’ideale cristiano, e in modo particolare nella famiglia, è amore malgrado tutto”.
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