(Uomo – Donna) 178 – Vanità delle ricchezze.

Chi ama il denaro, mai si sazia di denaro e chi ama la ricchezza, non ne trae profitto.

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Anche questa è vanità.

Con il crescere dei beni i parassiti aumentano e qual vantaggio ne riceve il padrone, se non di vederli con gli occhi?

Dolce è il sonno del lavoratore, poco o molto che mangi; ma la sazietà del ricco
non lo lascia dormire.

Un altro brutto malanno ho visto sotto il sole: ricchezze custodite dal padrone a proprio danno.

Se ne vanno in fumo queste ricchezze per un cattivo affare e il figlio che gli è nato non ha nulla nelle mani.

Come è uscito nudo dal grembo di sua madre, così se ne andrà di nuovo come era venuto, e dalle sue fatiche non ricaverà nulla da portar con sé.

Anche questo è un brutto malanno: che se ne vada proprio come è venuto.

Qual vantaggio ricava dall’aver gettato le sue fatiche al vento?

Inoltre avrà passato tutti i suoi giorni nell’oscurità e nel pianto fra molti guai, malanni e crucci.

Ecco quello che ho concluso: è meglio mangiare e bere e godere dei beni in ogni fatica durata sotto il sole, nei pochi giorni di vita che Dio gli dà: è questa la sua sorte.

Ogni uomo, a cui Dio concede ricchezze e beni, ha anche facoltà di goderli e prendersene la sua parte e di godere delle sue fatiche: anche questo è dono di Dio.

Egli non penserà infatti molto ai giorni della sua vita, poiché Dio lo tiene occupato con la gioia del suo cuore.

Un altro male ho visto sotto il sole, che pesa molto sopra gli uomini.

A uno Dio ha concesso beni, ricchezze, onori e non gli manca niente di quanto desidera; ma Dio non gli concede di poterne godere, perché è un estraneo che ne gode.

Ciò è vanità e malanno grave!

Se uno avesse cento figli e vivesse molti anni e molti fossero i suoi giorni, se egli non gode dei suoi beni e non ha neppure una tomba, allora io dico: meglio di lui l’aborto, perché questi viene invano e se ne va nella tenebra e il suo nome è coperto dalla tenebra.

Non vide neppure il sole: non conobbe niente; eppure il suo riposo è maggiore di quello dell’altro.

Se quello vivesse anche due volte mille anni, senza godere dei suoi beni, forse non dovranno andare tutt’e due nel medesimo luogo?

Tutta la fatica dell’uomo è per la bocca e la sua brama non è mai sazia.

Quale vantaggio ha il savio sullo stolto?

Quale il vantaggio del povero che sa comportarsi bene di fronte ai viventi?

Dal libro di Qoèlet 5, 9 – 6, 8
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Lodi – Ora media, terza, sesta e nona – Vespri – Compieta – Liturgie – Preghiere del mattino e della sera –  Santo rosario audio – Litanie – Coroncine – Preghiere varie – Meditazione – Una parola di Dio al momento necessario – Altro …

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Il Signore parla al cuore di ciascuno di noi, ascoltarlo significa valutare bene le situazioni in cui ci troviamo e, se lo desideriamo, viverle nella sua volontà, non dimentichiamo ciò che ci disse nel Vangelo di Giovanni…

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Dal Vangelo di Giovanni 15,5:

Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. 

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… e non dimentichiamo nemmeno di chiedere il suo aiuto, sempre se lo desideriamo.

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(Le foto eventuali, dei personaggi, sono state prese su Google / Immagini, per cui, anche se le loro azioni sono in sintonia con l’argomento trattato, non necessariamente debbono corrispondere ai personaggi stessi di questo articolo).

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