(Uomo – Donna) 185 – Eppure questo limite mi ricorda chi sono

Come la recinzione di un giardino, tutti i limiti della nostra vita ci portano a godere dei frutti che davvero ci nutrono.

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Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, tra cui l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male. […]

Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti.. (Genesi, 2, 9-17)

Vivo in un tempo, in questa mia parte di mondo, in cui il cibo, di ogni genere, è davvero facile da raggiungere: forse ce n’è fin troppo e l’imbarazzo della scelta ormai mi mette in crisi diverse volte al giorno.

Immagini, parole, conoscenze, esperienze, luoghi, oggetti…tutto vorrei vedere, tutto vorrei sapere, tutto vorrei fare, tutto vorrei gustare.

Sono cresciuto con la voglia di “mangiare” di tanti alberi e mangiandone la fame è cresciuta.

Forse è giusto così perché non sono stato creato per avere una dieta “monotematica”, non sono certo come il mio gatto che ormai da anni mangia sempre le stesse bustine e gli stessi croccantini o che conduce sempre la stessa identica vita, giorno dopo giorno.

In quanto uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio, sono molto diverso dal mio gatto: posso mangiare tantissimi cibi diversi, ho il desiderio di sperimentare cose diverse: in tutte, cerco la piena soddisfazione, in tutte cerco la vita.

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