(Uomo – Donna)* 171 – L’uomo posto davanti a Dio.

Il sacrificio degli empi è in abominio al Signore, la supplica degli uomini retti gli è gradita.

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La condotta perversa è in abominio al Signore; egli ama chi pratica la giustizia.

Poco con il timore di Dio è meglio di un gran tesoro con l’inquietudine.

Un piatto di verdura con l’amore è meglio di un bue grasso con l’odio.

Il Signore abbatte la casa dei superbi e rende saldi i confini della vedova.

Sono in abominio al Signore i pensieri malvagi, ma gli sono gradite le parole benevole.

Il Signore è lontano dagli empi, ma egli ascolta la preghiera dei giusti.

Il timore di Dio è una scuola di sapienza, prima della gloria c’è l’umiltà.

All’uomo appartengono i progetti della mente, ma dal Signore viene la risposta.

Tutte le vie dell’uomo sembrano pure ai suoi occhi, ma chi scruta gli spiriti è il Signore.

Affida al Signore la tua attività e i tuoi progetti riusciranno.

Il Signore ha fatto tutto per un fine, anche l’empio per il giorno della sventura.

È un abominio per il Signore ogni cuore superbo, certamente non resterà impunito.

Con la bontà e la fedeltà si espia la colpa, con il timore del Signore si evita il male.

Quando il Signore si compiace della condotta di un uomo, riconcilia con lui anche i suoi nemici.

Poco con onestà è meglio di molte rendite senza giustizia.

La mente dell’uomo pensa molto alla sua via, ma il Signore dirige i suoi passi.

Chi deride il povero offende il suo creatore, chi gioisce della sciagura altrui non resterà impunito.

Dal libro dei Proverbi 15, 8-9. 16-17. 25-26. 29. 33; 16, 1-9; 17, 5

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Lodi – Ora media, terza, sesta e nona – Vespri – Compieta – Liturgie – Preghiere del mattino e della sera –  Santo rosario audio – Litanie – Coroncine – Preghiere varie – Meditazione – Una parola di Dio al momento necessario – Altro …

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Il Signore parla al cuore di ciascuno di noi, ascoltarlo significa valutare bene le situazioni in cui ci troviamo e, se lo desideriamo, viverle nella sua volontà, non dimentichiamo ciò che ci disse nel Vangelo di Giovanni…

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Dal Vangelo di Giovanni 15,5:

Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. 

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… e non dimentichiamo nemmeno di chiedere il suo aiuto, sempre se lo desideriamo.

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(Le foto eventuali, dei personaggi, sono state prese su Google / Immagini, per cui, anche se le loro azioni sono in sintonia con l’argomento trattato, non necessariamente debbono corrispondere ai personaggi stessi di questo articolo).

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