(Brevi storie costruttive) 18 – Il professore, lo specchio, … la vita

Un professore terminò la lezione, poi pronunciò le parole di rito: “Ci sono domande?”.

Uno studente gli chiese: “Professore, qual è il significato della vita?”.

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Qualcuno, tra i presenti che si apprestavano a uscire, rise.

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Il professore guardò a lungo lo studente, chiedendo con lo sguardo se era una domanda seria.

Comprese che lo era.

“Ti risponderò”.

Estrasse il portafoglio dalla tasca dei pantaloni, ne tirò fuori uno specchietto rotondo,  non più grande di una moneta.

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Poi disse: “Quando ero bambino, un giorno sulla strada, vidi uno specchio andato in frantumi.

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Presi il frammento più grande e lo conservai.

Eccolo.

Cominciai a giocarci e mi lasciai incantare dalla possibilità di dirigere la luce riflessa negli angoli bui dove il sole non brillava mai: buche profonde, crepacci, ripostigli.

Conservai il piccolo specchio.

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Diventando uomo finii per capire che non era soltanto il gioco di un bambino, ma il simbolo di quello che avrei potuto fare nella vita.

Anch’io sono il frammento di uno specchio che non conosco nella sua interezza.

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Con quello che sono, però, nonostante i miei limiti, posso riflettere la luce, la verità, la comprensione, la conoscenza, la bontà, la serenità, la tenerezza, l’amore, in tutti quei luoghi bui del cuore degli uomini, ovunque mi trovi, in qualsiasi parte del mondo e cambiare qualcosa in qualcuno.

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Forse altre persone vedranno e faranno altrettanto.

Ecco, in questo per me sta il significato della vita…”

“Qual è il significato della tua vita?”

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Lodi – Ora media, terza, sesta e nona – Vespri – Compieta – Liturgie – Preghiere del mattino e della sera –  Santo rosario audio – Litanie – Coroncine – Preghiere varie – Meditazione – Una parola di Dio al momento necessario – Altro …

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Il Signore parla al cuore di ciascuno di noi, ascoltarlo significa valutare bene le situazioni in cui ci troviamo e, se lo desideriamo, viverle nella sua volontà, non dimentichiamo ciò che ci disse nel Vangelo di Giovanni…

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Dal Vangelo di Giovanni 15,5:

Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. 

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… e non dimentichiamo nemmeno di chiedere il suo aiuto, sempre se lo desideriamo.

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(Le foto eventuali, dei personaggi, sono state prese su Google / Immagini, per cui, anche se le loro azioni sono in sintonia con l’argomento trattato, non necessariamente debbono corrispondere ai personaggi stessi di questo articolo).

 

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