(Amore) 49 – Amare gli altri …? E’ possibile.

Partiamo da argomenti Verità e sviluppiamoli.

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Gesù, nella sua venuta sulla terra, è stato vero Dio e vero uomo, ci disse:

Giovanni 13:34

Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri.

Si, d’accordo, ma Gesù era Dio, io sono un uomo (o donna).

Bada bene Gesù, nella parte di uomo, era come me e come te, se è stato possibile a Lui lo sarà anche per noi, in effetti ci ha detto di amarci come Lui ci ha amati.

Ma io non riesco, mi è impossibile.

E perché?

Per il semplice fatto che quando amo dono all’altro/a una parte di me e riscontro che l’altro/a non ricambia il mio amore, anzi non mi considera nemmeno.

Ecco il punto, tu non ami e quello che fai per gli altri lo fai per ricevere una contropartita.

Gesù non ha fatto questo, d’altronde che contropartita potevamo dargli?

Egli ci ha amati senza confidare in noi, senza aspettarsi nulla in cambio, anzi a tal proposito ci ha raccomandato in Geremia:

Geremia 17:5

Così parla il SIGNORE: «Maledetto l’uomo che confida nell’uomo
e fa della carne il suo braccio, e il cui cuore si allontana dal SIGNORE!

Per cui, non solo veniamo maledetti, ma ci allontaniamo dal Signore e, allontanandoci da Lui, equivale aprire il cuore a Satana.

Inoltre, attendendoci una contropartita che non arriva, significa consumare energia nell’attesa e ci spossiamo, umanamente parlando siamo portati ad allontanarci da quella persona per non aggravare la nostra situazione, gettiamo la spugna, ci arrendiamo, in pratica diciamo che il male, che vuole la divisione, ha vinto sul bene che vuole l’unione.

Dio ci ha creati tendenti al bene, nel nostro DNA c’è questa spinta, come mai accettiamo e facciamo l’opposto?

Satana ci ha ingannato facendoci vedere bene ciò che è male, e allora?

Aspetta prima di arrivare ad una conclusione.

Dicevamo che se l’altro ci “ammazza” con l’indifferenza e non ricambia il nostro amore facendoci consumare energia, che potremmo impiegare in altre circostanze della vita, non abbiamo altra soluzione che allontanarlo per non soccombere.

Gesù che fece?

Ricordo che era vero uomo come noi, quando lo misero in croce dove morì, cosa disse?

Luca 23:34

Gesù diceva: «Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno». Poi divisero le sue vesti, tirandole a sorte.

Quindi non solo ha accettato quello che gli hanno fatto, ma ha chiesto al Padre di perdonarli.

Per cui, noi siamo chiamati ad amare come Lui ci ha amati, questo amore può essere possibile solo se lo facciamo perché il Signore ce lo chiede, per amore verso di Lui, senza focalizzarci su ciò che l’altro/a potrebbe darci.

Poi, quello di cui abbiamo bisogno, ce lo da il Signore

Efesini 6:8

sapendo che ognuno, quando abbia fatto qualche bene, ne riceverà la ricompensa dal Signore, servo o libero che sia.

Facendo quindi del bene cosa scegliamo la misera ricompensa degli uomini o quella di Dio?

Diventa quasi assurdo pensare di non fare del bene perché non si riceve la contropartita dagli uomini e non si tiene conto di quella di Dio, non c’è nessuna logica in questo modo di vedere le cose.

Ma perché succede questo se l’uomo cerca il proprio benessere?

Perché non ha sperimentato l’amore di Dio in modo concreto.

Quindi?

Quindi aprigli uno spiraglio nel cuore, fallo entrare, non in senso di sfida, ma con fede e resta in fiduciosa attesa, vedrai meraviglie nella tua vita, farai cose che non ti sei mai sognato di fare e, cosa vitale, il suo amore non ti abbandonerà mai e smetterai di cercare quello umano che, pur animato da buone intenzioni e buona volontà è sempre limitato.

Un immenso grande amore in cambio di un qualcosa che non gli assomiglia nemmeno lontanamente.

Con il libero arbitrio, di cui tutti siamo dotati, possiamo scegliere, fai pure la tua scelta.

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Lodi – Ora media, terza, sesta e nona – Vespri – Compieta – Liturgie – Preghiere del mattino e della sera –  Santo rosario audio – Litanie – Coroncine – Preghiere varie – Meditazione – Una parola di Dio al momento necessario – Altro …

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Il Signore parla al cuore di ciascuno di noi, ascoltarlo significa valutare bene le situazioni in cui ci troviamo e, se lo desideriamo, viverle nella sua volontà, non dimentichiamo ciò che ci disse nel Vangelo di Giovanni…

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Dal Vangelo di Giovanni 15,5:

Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla

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… e non dimentichiamo nemmeno di chiedere il suo aiuto, sempre se lo desideriamo.

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(Le foto eventuali, dei personaggi, sono state prese su Google / Immagini, per cui, anche se le loro azioni sono in sintonia con l’argomento trattato, non necessariamente debbono corrispondere ai personaggi stessi di questo articolo).

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