(Uomo – Donna)* 112 – Chi sei tu che ti fai giudice del tuo prossimo?

Essere anziani non significa essere necessariamente sapienti e non significa saper giudicare secondo il Signore.

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Giacomo 4.11-12

Non sparlate gli uni degli altri, fratelli.

Chi sparla del fratello o giudica il fratello, parla contro la legge e giudica la legge.

E se tu giudichi la legge non sei più uno che osserva la legge, ma uno che la giudica.

Ora, uno solo è legislatore e giudice, Colui che può salvare e rovinare; ma chi sei tu che ti fai giudice del tuo prossimo?

Al posto di giudicare e puntare il dito contro tizio o caio, è meglio rapportare il singolo episodio accaduto alla nostra vita e vedere cosa esso ci dice e a cosa ci chiama,

interrogarsi perché Dio, per correggerci, ci ha mandato quella determinata cosa e cosa vuole dirci con essa..

Faccio un esempio: un tizio mi ha tagliato la strada, mentre procedevo ad andatura normale e mi ha mandato a sbattere contro un palo, casa potrei trarci di positivo e utile alla mia vita in un episodio come questo?

Innanzitutto potrei vedere se effettivamente la mia attenzione cosciente era li, concentrata sulla guida o mi stavano passando per la mente altre cose ed ero assorto in quei pensieri, certo con lo sguardo ero li però, forse la mente, non seguiva lo sguardo stesso.

Ricordiamoci che Satana ci tenta nelle nostre debolezze, distraendoci dall’ascoltare la voce di Dio che ci parla attraverso la coscienza e lo fa con lo scopo di distruggere la nostra vita.

In questo caso, potrebbe essere, per distogliere dalla guida con le relative conseguenze.

Se, ad esempio, durante la guida, i miei pensieri erano altrove a cercare di risolvere mentalmente un dato problema, dovrei ringraziare quell’automobilista distratto, che mi ha fatto andare contro un palo, evitando che mi accadesse qualcosa di peggio.

La mia esperienza personale: prima mi veniva spontaneamente il giudizio sulla persona, che a mio avviso, aveva sbagliato.

Quante volte ho detto guarda quel cretino che ha fatto …, quell’imbecille sempre in primo piano, quel ladro che ha rubato a man bassa, quegli extracomunitari che … sempre loro, quel politico che prima delle elezioni promette questa o quella cosa e poi …, quel calciatore che …, etc etc …

Con il tempo c’è stato un cambiamento radicale in me, non dovuto, però alla mia forza ma per dono del Signore.

Non dico più quanto sopra tranne qualche volta che “scappa”, ovvero che cedo alla tentazione, senza volerlo.

Tutto ciò mi fa star meglio, più sereno, più tranquillo, meno ansie, più riflessivo e meno impulsivo.

Senza mio merito o approfondimenti personali in materia, ma per fede in Dio, mi son ritrovato a discernere diversi episodi.

Nel giudicare mi precludevo la possibilità di migliorarmi, in effetti nel dire, ad esempio, guarda quel cretino che ha fatto quella determinata cosa, che vantaggio ne traevo? Nulla.

Nel dire invece, poiché tizio ha fatto questo, che influenza ha nella mia vita? Come posso regolarmi, in seguito, visto che le cose vanno in questo modo? Ne traggo degli utili spunti per migliorarmi nelle normali attività quotidiane e affrontarle in modo diverso.

Se poi, ho la possibilità, avverto quella determinata persona che, a mio avviso, sta sbagliando nel fare o dire quella cosa, giudicando l’azione e mai la persona. Non sempre, però, riesco in questo, ma sento che è la via giusta.

Infine, sempre senza nessun merito da parte mia, un’altra cosa  importante che il Signore mi ha fatto comprendere, nel non giudicare, è quella di non essere più soggetto al giudizio degli altri.

Ovvero prima, nel farlo, temevo il giudizio, in genere sulla mia persona, sui miei comportamenti, anche se teoricamente non mi importava nulla di questo, ma inconsciamente si, ora non più se non cedo alla tentazione del giudizio, ma se lo faccio ritorno nuovamente a temerlo.

Queste vittorie di Cristo, sulla mia vita di peccatore, una volta acquisite, non sono stabili ma devono essere rinnovate costantemente con una vita da buon cristiano, anche se peccatore.

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Lodi – Ora media, terza, sesta e nona – Vespri – Compieta – Liturgie – Preghiere del mattino e della sera –  Santo rosario audio – Litanie – Coroncine – Preghiere varie – Meditazione – Una parola di Dio al momento necessario – Altro …

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Il Signore parla al cuore di ciascuno di noi, ascoltarlo significa valutare bene le situazioni in cui ci troviamo e, se lo desideriamo, viverle nella sua volontà, non dimentichiamo ciò che ci disse nel Vangelo di Giovanni…

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Dal Vangelo di Giovanni 15,5:

Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. 

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… e non dimentichiamo nemmeno di chiedere il suo aiuto, sempre se lo desideriamo.

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(Le foto eventuali, dei personaggi, sono state prese su Google / Immagini, per cui, anche se le loro azioni sono in sintonia con l’argomento trattato, non necessariamente debbono corrispondere ai personaggi stessi di questo articolo).

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